Storia

Alberobello Sito UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità

I trulli di Alberobello sito UNESCO

La città di Alberobello è notoriamente conosciuta come la capitale dei trulli, i caratteristici edifici in pietra dal tetto conico che mai come altri, rappresentano nell'immaginario, l'intera regione Puglia. L'architerttura a trullo può essere trovata disseminata largamente in Puglia su tutta la Murgia collinare che va da Andria fino a Grottaglie. Essa nasce come edificio base per le esigenze agrarie, i trulli venivao infatti usati come ripari temporanei, depositi, stalle e via via che la tecnica si affinava, come abitazioni. Nel corso dei secoli nelle campagne alcuni nuclei abitativi si sono ampliati notevolmente, formando dei piccoli borghi formati da trulli, e con delle pertinenze comuni quali cisterne d'acqua, forni e frantoi. Ad Alberobello, nel corso del Diciottesimo e soprattutto Diciannovesimo secolo, queste borgate, dette "corti" si sono via via uificate fino a formare un unico centro abitato interamente realizzato a trulli. Di questa fase transitoria, oggi sopravvivono numerose testimonianze in agro di Locorotondo e Cisternino, dove prendono il nome di contrade, e si compongo appunto, come per le corti alberobellesi, di uno spazio comune circondato da un piccolo villaggio di decine di coni.

L'unicità del paesaggio stratificatosi ad Alberobello, ha fatto si che questo scenario fiabesco, fosse riconosciuto dapprima Monumento Nazionale (1910) e successivamente Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO (1996). Precisamente il 7 dicembre 1996 a Merida, in Messico, Alberobello veniva inserita nell'elenco dei siti mondiali Patrimonio dell'Umanità.

L'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) in particolare, ha riconosciuto nei** trulli** e in Alberobello: "un eccezionale esempio di architettura vernacolare. È una delle meglio conservate e più omogenee aree urbane di questo tipo in Europa. La sua speciale caratteristica ed il fatto che le abitazioni siano ancora occupate, la rendono unica. Essa rappresenta un notevole esempio di tecnica costruttiva preistorica sopravvissuta in una nazione che è riconosciuta come una delle più importanti regioni al mondo per la sua eccezionale architettura e pianificazione urbana".

Oggi le aree rientranti nel riconoscimento UNESCO sono cinque, non tutta la città pertanto rientra, alcuni stravolgimenti paesaggistici tipici degli anni '60 e '70, hanno moneomato alcuni rioni rella loro bellezza originaria. Oggi rientrano nel riconoscimento il Rione Monti, nella parte meridionale della città ed il Rione Aia Piccola, nella zona sud-orientale di Alberobello. Il primo rione è è il vasto, con circa mille coni, ed è prettamente commerciale, le sue viuzze sono notoriamente frequentate da molti turisti che amano visitarne i numerosi negozi di artigianato e souvenir. Il rione Aia piccola invece è totalemte abitativo, vi sono circa 400 coni e qui è vietato aprire attività commerciali. Vi si respira pertanto l'atmosfera cittadina di un tempo. Altri tre luoghi rientranti nel riconoscimento sono: la Casa-Museo del Trullo Sovrano (l'unico trullo a due piani), Casa D'Amore (il primo municipio) ed il complesso museale di Casa Pezzolla.

Le origini dei trulli sono ancora oggi avvolte nel mistero, ad oggi i trulli più antichi sono presumibilmente riconducibili al XVI secolo, di certo c'è che nascono come architettura spontanea per l'utilizzo di una risorsa abbondante in quest'area, la pietra calcarea, la Puglia è una regione carsica ed in particolare, la Murgia barese, possiede il particolare tipo di pietre necessarie alla costruzione sia del corpo del trullo che del rivestimento del cono (le cosiddette chiancarelle).

Il 2021 ricorrono i venticinque anni dal riconoscimento UNESCO, un evento che ha segnato per sempre lo sviluppo della città e grazie al quale, mai come da allora non smette di attrarre centinaia di migliaia di visitatori ogni anno.

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